venerdì 19 ottobre 2007

PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI DIPENDENZE

Qualche giorno fa, da questo spazio, avevo dato notizia delle novità introdotte dalla Regione Lombardia in materia di Tossico Dipendenze.
Le preoccupazini espresse allora circa un percorso di svuotamento delle competenze dei Sert, e quindi del Servizio Pubblico, sono assolutamente consolidate da una più attenta valutazione del provvedimento. Il Testo della Delibera 5509
In tal senso mi sembra interessante riportare alcune considerazioni del Compagno Danilo Villa, responsabile dell'Ufficio Politiche Sociali della CGIL Monza e Brianza.

Confermo quanto avevo già scritto, ovvero che il sistema di accesso
lombardo definito dalla dgr 5509-2007 si incarna nel principio di libera scelta.
In particolare la certificazione di tossicodipendenza è rilasciata sia dai sert
che dai Servizi Multidisciplinari Integrati accreditati ( SMI) .

In Regione abbiamo due servizi privati accreditati ( per altro in difficoltà
economiche): uno a Brescia e l'altro a Milano (ex CAD di Madeddu).
La
persona tossicodipendente, ricevuta la certificazione può rivolgersi ad una
struttura accreditata residenziale o semiresidenziale la quale definirà il
progetto terapeutico tenuto conto della certificazione.
Nell'insieme la dgr
solleva qualche curiosa domanda, come per esempio:
chi e come certifica una
doppia diagnosi (psichiatrica e tossic.) se per esempio un SMI è composto da
medico, psicologo e infermiere (per questa tipologia sulla libera
scelta valgono le perplessità che ci sono per i sofferenti psichici);
chi
mantiene il filo della sua lunga storia tossicomanica ed è referente
privilegiato nella relazione di aiuto sia nelle fasi della cura che in quelle
della tossicodipendenza attiva;
ecc.
Sul sistema tariffario a
budgettizzazione (non nuovo in quanto già operativo in altri servizi per altre
tipologie) dobbiamo capire gli effetti sulla tenuta degli entri ausiliari
accreditati ( oggi in sofferenza).
Un ultima nota: personalmente non mi
convince una permanenza di 36 mesi in comunità e vorrei riflettere sul senso
di destinazione alle comunità del fondo regionale, trattenuto dal
FNPS , finalizzato all'inserimento lavorativo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Effettivamente questo dgr genera alcune criticità e perplessità.
La perplessità nasce dal fatto che il dgr 5509 è frutto del lavoro effettuato dai tecnici della Regione Lombardia con alcuni rappresentanti di poche Comunità Terapeutiche (CT); lo stesso CEAL (Coordinamento Enti Ausiliari Lombardi - organo di rappresentanza istituzionale), che rappresenta il 90% delle CT esistenti sul territorio lombardo, era stato escluso ma è riuscito comunque a presenziare agli ultimissimi incontri con i giochi ormai definiti. La sorte dei Ser.T. è stata ancora peggiore: NON HANNO PARTECIPATO ai lavori.
La criticità è rappresetata invece da alcuni fattori:
1) il libero accesso alle CT è riferito solo agli utenti lombardi; 2) è solamente uno specchietto delle allodole; alle CT è stato definito un budget di gestione in base allo storico degli utenti lombardi presenti negli ultimi 9 mesi del 2007;
3) alcune CT nei primi 2 mesi del 2008 hanno accolto altri utenti lombardi che evidentemente non sono acalcolati nel budget;
4) nell'applicazione del dgr non è chiara la questione delle richieste di ingresso in esubero al budget (se alla X CT viene definito un budget per 10 utenti, l'11° non potrà entrare nella CT da lui prescelta e quindi resterà in strada a drogarsì;
5) si rischia di ritornare indietro di vari anni dove le CT erano diventate autoreferenziali, a discapito del lavoro effettuato in rete;
6) c'è un problema di conflitto di interessi: gli stessi SMI sono getori di CT (io certifico ed inserisco nelle mie CT - o CT amiche).

Si potrebbe andare oltre pensando che questo dgr è stato spinto e voluto da CT vicine agli organi di potere esistenti in Regione (basti guardare i nomi di queste)....... ma sarebbero solo illazioni o supposizioni non confortate da fatti e quindi non ne vale la pena..... ma il dubbio rimane!!

Saluti