sabato 6 ottobre 2007

E' ESTORSIONE TENERE I LAVORATORI IN NERO SENZA DIRITTI SOTTO IL RICATTO DEL LICENZIAMENTO




VENERDI' 05 OTTOBRE 2007
Linea dura della Cassazione nei confronti dei datori che sfruttano i lavoratori in nero, sotto la minaccia di fargli perdere il posto.
Lo ha affermato la Suprema corte che, con la sentenza n. 36642 del 5 ottobre 2007 ha reso defintiva la condanna a oltre 3 anni di reclusione per estorsione nei confronti di tre datori di lavoro.

Per chi fosse interessato alla sentenza:

giovedì 4 ottobre 2007

PATOLOGIE ESENTI DA REVISIONE DELLE VISITE DI ACCERTAMENTO


Sulla Gazzetta del del 27 settembre 2007, N° 225, è stato pubblicato il Decreto del MINISTERO dell'ECONOMIA e delle FINANZE, di concerto con il MINISTERO della SALUTE che individua le patologie per le quali sono escluse visite di controllo sulla permanenza dello stato invalidante.
http://www.handylex.org/stato/d020807.shtml
Dallo stesso sito, riportiamo alcune indicazione a nostro avviso utili.

Lo scorso anno, con la Legge 80, il Parlamento ha previsto, fra l'altro, che i soggetti portatori di menomazioni o patologie stabilizzate o ingravescenti, inclusi i soggetti affetti da sindrome da talidomide, che abbiano dato luogo al riconoscimento dell'indennità di accompagnamento o di comunicazione, siano esonerati da ogni visita medica finalizzata all'accertamento della permanenza della minorazione civile o dell'handicap.La stessa norma prevedeva che un decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro della Salute, individuasse le patologie e le menomazioni rispetto alle quali sono esclusi gli accertamenti di controllo e di revisione e indicasse la documentazione sanitaria da richiedere agli interessati o alle Commissioni mediche delle Aziende sanitarie locali qualora non acquisita agli atti, idonea a comprovare la minorazione.Una nuova norma positiva, anche se permane la perplessità rispetto al vincolo della titolarità dell'indennità di accompagnamento o di comunicazione. Infatti vi sono patologie o menomazioni assolutamente stabilizzate e non reversibili che non danno titolo all'indennità di accompagnamento. Pensiamo ad esempio ad alcune amputazioni.
Il decreto
Il decreto in questione (Decreto Ministeriale 2 agosto 2007) è stato pubblicato il 27 settembre in Gazzetta Ufficiale.Vengono fissate 12 voci relative a condizioni patologiche che determinano una grave compromissione dell'autonomia personale e gravi limitazioni delle attività e della partecipazione alla vita comunitaria.Per ciascuna voce viene indicata la documentazione sanitaria, rilasciata da struttura sanitaria pubblica o privata accreditata, idonea a comprovare la patologia o la menomazione, da richiedere alle Commissioni mediche delle Aziende sanitarie locali o agli interessati, solo qualora non sia stata acquisita agli atti o non più reperibile.
Cosa accade ora?
La premessa all'elenco delle patologie non è chiarissima rispetto alle procedure ma su questo aspetto non ci sono dubbi: le persone affette da patologie o menomazioni comprese nell'elenco sono esonerate da tutte le visite di controllo o di revisione del loro stato invalidante (a meno che non siano direttamente gli interessati a chiedere una revisione).Prima di procedere alle convocazioni di revisione, va richiesta la relativa documentazione sanitaria alle Commissioni preposte all'accertamento che si sono espresse in favore dell'indennità di accompagnamento o di comunicazione, oppure agli interessati, qualora non risulti acquisita agli atti da parte delle citate Commissioni.Nella sostanza i soggetti che rientrano nell'elenco approvato dal Ministero e che siano titolari di indennità di accompagnamento o di comunicazione, possono opporsi alla eventuale visita di revisione appellandosi al decreto stesso, producendo eventuale documentazione sanitaria o rimandando a quella già presentata al momento della visita di accertamento precedente.
La revisione
Aggiungiamo a quanto espressamente previsto dal decreto una nostra annotazione. Le Commissioni delle Aziende Usl nei nuovi accertamenti non potranno più prevedere la rivedibilità dei casi relativi a persone affette dalle patologie o menomazioni previste nel nuovo elenco, poiché commetterebbero un evidente abuso d'ufficio.

LA POVERTA' RELATIVA IN ITALIA


Nel 2006 le famiglie che vivono in situazioni di povertà relativa sono 2 milioni 623 mila e rappresentano l’11,1% delle famiglie residenti; si tratta di 7 milioni 537 mila individui poveri, pari al 12,9% dell’intera popolazione.

L'informazione proviene dalla lettura dei dati forniti oggi 4 ottobre dall'Istat http://www.istat.it/ e riguardanti un'indagine riferita al 2006; nell'accezione di Povertà Relativa viene considerata la capacità di spesa.

A puro titolo di esempio credo valga la pena richiamare un dato: un nucleo familiare di due persone, secondo l'Istituto di Ricerca, viene considerato povero quando ha una capacità di spesa inferiore ai 970,34 €.
L'indagine completa è sisponibile sul sito Istat.
http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20071004_01/testointegrale20071004.pdf

lunedì 1 ottobre 2007

PETIZIONE PER L'INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE CON PROBLEMI DI SALUTE MENTALE

La CGIL Lombardia, con la CGIL di Milano e della Brianza partecipano alla "Campagna per la Salute Mentale" con oltre un centinaio di associazioni di familiari con problemi legati al disagio psichico.
In questi giorni la "Campagna" ha lanciato una petizione dal titolo (preso a prestito dalla OMS) "non c'è salute senza salute mentale" individuando 5 richieste nei confronti della Regione Lombardia:

  1. Destinazione del 5% del Fondo Sanitario regionale a favore della salute mentale (mancano 170 milioni di euro) ;
  2. Rendere flessibile la permanenza nelle strutture riabilitative e garantire il diritto alla cura senza limiti d'età ;
  3. Promuovere servizi e politiche per l'integrazione territoriale e il raggiungimento dell'autonomia (casa, lavoro e tempo libero);
  4. Rendere pubblico e applicare il piano dellaneuropsichiatcon il 2% del Fondo Sanitario regionale (fondamentale per una politica improntata alla prevenzione del disagio psichico) ;
  5. Favorire a tutti i livelli la partecipazione di familiari, utenti e operatori e costituzione di una consulta regionale a tutela dei diritti delle persone con disagio psichico.

Vi proponiamo, di seguito, il documento predisposto e il testo della petizione su cui raccogliere le firme. Abbiamo tempo due mesi e l'obiettivo che ci siamo dati è di 50.000 firme. Certi che saprete cogliere l'importanza dell'argomento vi invitiamo a promuovere la raccolta di firme nelle vostre realtà.
La petizione si può sottoscrivere anche tramite e-mail inviando un messaggio all’indirizzo di posta elettronica della Csm:


vita.casavola@casadellacarita.org

con il testo seguente:

Io sottoscritto.......nato a......il.........residente nel comune di........condivido e sottoscrivo la petizione "non c'è salute senza salute mentale" promossa dalla Campagna Salute Mentale. data

domenica 30 settembre 2007

SOLIDARIETA' ALLA BIRMANIA DALLA SEGRETERIA REGIONALE CGIL

BIRMANIA:
firmiamo la petizione per far cessare la repressione

http://www.petitiononline.com/kha8954b/petition.html


oltre al nome e alla mail è necessario inserire 2 commenti, anche in
italiano,
E’ sufficiente qualcosa come:
I agree
UN must act
Act now
Please contribute
For the human rights
free AungSan Suu Kyi

Firmate, basta 1 minuto, e fate girare

Susanna Camusso, Lella Brambilla