venerdì 1 febbraio 2008

NOTIZIE DALLA REGIONE LOMBARDIA


BURL N°5 del 28 cennaio 2008:


  1. Prime indicazioni per l'attuazione di interventi mirati al sostegno del lavoro di cura prestato da assistenti familiari;

  2. Indicazione per i piani di formazione per il personale dei servizi sociali e socio-sanitari

CRISI DI GOVERNO. ANNULLATO IL VIAGGIO NELLE REGIONI DEL MINISTRO FERRERO SUI TEMI DELL DISABILITA'

Lo annuncia lo stesso titolare della Solidarietà sociale nel corso della sua ultima conferenza stampa da ministro. ’’Insensato chiedere pareri su interventi che non saremo noi a realizzare’’. L’auspicio è che la Conferenza nazionale prevista a giugno a conclusione del viaggio possa comunque essere organizzata

ROMA - Una delle cose che più amareggiano il ministro Ferrero, insieme al mancato risultato della riforma delle leggi sull'immigrazione, è di non aver potuto portare a termine i progetti nel campo della disabilità. Parlando a Palazzo Chigi durante la sua ultima conferenza stampa come ministro, oggi Ferrero ha spiegato che, per ragioni evidenti, il viaggio sulla disabilità che era stato appena avviato con la prima tappa, sarà annullato. Non ha senso - ha risposto il ministro a una domanda sul tema - andare in giro per l'Italia a chiedere pareri alle persone e suggerimenti per interventi politici che non saremo noi a poter realizzare. E' un vero peccato - ha aggiunto Ferrero - perché sarebbe stata un'occasione importante di conoscenza e verifica così come è stato il viaggio nell'Italia dell'immigrazione. Per quanto riguarda la Conferenza nazionale sulla disabilità, che avrebbe dovuto essere l'obiettivo finale del viaggio, il ministro uscente non ha escluso del tutto che non si possa mettere in calendario. Ovviamente - ha precisato Ferrero - non potrò essere io a decidere. Ora la palla è nelle mani dei dirigenti del ministero che rimangono e che hanno tutti gli strumenti per poter continuare il lavoro avviato. Si tratta, come è evidente, di capire quali saranno gli sviluppi politici della crisi e di capire quale sarà il destino del ministero della Solidarietà. Uno dei successi di cui invece il ministro Ferrero può dirsi fiero è quello legato alla monitoraggio della spesa sociale nelle regioni. "Quando siamo arrivati al ministero - ha spiegato oggi - non si era in grado di capire come venivano spesi i soldi, il grado di spesa delle singole regioni e le destinazioni delle risorse. Abbiamo costruito noi un nuovo sistema di monitoraggio e un sistema di controllo della spesa sociale per evitare confusioni e il fenomeno più consueto della invisibilità della spesa".

mercoledì 30 gennaio 2008

MINISTERO DEL LAVORO: NORMATIVA DISABILI ED ESCLUSIONI NEL SETTORE EDILE PER IL PERSONALE DI CANTIERE


La Direzione Generale del mercato del lavoro del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, con nota prot. n. 13/III/ 002256 del 29 gennaio 2008, ha chiarito che, in base a quanto previsto dall’art. 1, comma 53, della Legge n. 247/2007 (Protocollo del Welfare), i datori di lavoro appartenenti al settore edile, ai fini della determinazione della base di computo su cui calcolare gli obblighi previsti dalla Legge n. 68 del 1999, effettueranno le esclusioni con riferimento al “personale di cantiere” ed agli “addetti al trasporto”.
Infatti, il citato comma 53 ha inserito all’art. 5, comma 2, della legge 12 marzo 1999, n. 68 un successivo periodo che prevede che “non sono inoltre tenuti all’osservanza dell’obbligo di cui all’art. 3 i datori di lavoro del settore edile per quanto concerne il personale di cantiere e gli addetti al trasporto del settore”.

lunedì 28 gennaio 2008

TARIFFE: NEGLI ULTIMI DIECI ANNI CRESCIUTE IL DOPPIO DELL'INFLAZIONE


In dieci anni, le tariffe dei servizi degli enti locali sono cresciute molto più dell’inflazione. A fronte di un’ inflazione cresciuta del 25%, le tariffe pagate dai cittadini per acqua, gas, rifiuti e trasporti urbani hanno infatti segnato un vero e proprio boom con aumenti a volte quasi tre volte superiori al tasso di crescita dei prezzi.
E’ il caso dell’acqua che, tra il 1997 e il 2006, come emerge dal rapporto di Unioncamere sulle società degli enti locali, ha messo a segno un +61,4%. Andamenti simili sono stati registrati anche per le tariffe del gas, oltre il 45%, dei rifiuti (+43%) e dei trasporti urbani (+35%).
Unica eccezione la crescita delle tariffe elettriche che sono aumentate a ritmi inferiori all’inflazione (+20,8%).
“In una fase contraddistinta dal un tendenziale ristagno del reddito disponibile - sottolinea Unioncamere - gli adeguamenti tariffari hanno avuto un impatto particolarmente pesante sui bilanci delle famiglie”. Nel 2006, infatti, la spesa totale dei consumatori per i principali servizi di pubblica utilità ha raggiunto i 39.017 milioni di euro, con un aumento del 48,9% rispetto al 1997. “In generale - aggiunge l’associazione - le tariffe hanno mostrato una significativa accelerazione a partire dai primi anni 2000, cioè a cavallo del changeover”. Proprio con il passaggio dalla lira all’euro, l’Italia sembra infatti aver cercato di adeguarsi al resto d’Europa. Nonostante ciò, nel nostro Paese le tariffe dell’acqua, dei rifiuti e dei trasporti urbani, risultano ancora inferiori a quelle vigenti negli altri paesi dell’Ue. Così come il costo del biglietto dei mezzi di trasporto pubblico che, nelle nostre città non è mai superiore a 1 euro a fronte di valori medi europei che oscillano tra 1 e 2,2 euro. Ma, si sottolinea, “proprio perché alcuni Paesi europei sono partiti da livelli più elevati rispetto all’Italia, l’insieme dell’area dell’euro presenta in media tassi di crescita più contenuti per la tariffe praticate alle famiglie, ad eccezione soltanto di quella del gas che è rincarata notevolmente soprattutto per effetto del sensibile rialzo dei listini registrato in Germania”.
Secondo i dati Eurostat, infatti, nell’ultimo decennio il prezzo del gas naturale ha segnato nell’Eurozona un aumento del 70,2%, quello dei rifiuti urbani del 42,8%, quello dell’acqua del 28% e quello dell’energia elettrica del 15%.
A questo dato, il Codacons aggiunge ulteriori rincari: quelli “selvaggi registrati nei prezzi”. Negli stessi dieci anni, sottolinea infatti il presidente Carlo Rienzi, questi sono cresciuti dell’80%, causando non poche difficoltà a “migliaia di famiglie che non riescono più ad arrivare alla fine del mese”. “Un boom che ha avuto il suo picco con l’introduzione dell’euro, quando si è assistito ad arrotondamenti selvaggi dei listini in tutti i settori”. Per questo, sottolinea Rienzi, “il rischio concreto è quello di un eccessivo indebitamento per far fronte anche alle spese primarie, e di un aumento impressionante dei nuclei che nei prossimi 2 anni entreranno nella fascia di povertà”.