lunedì 28 gennaio 2008

TARIFFE: NEGLI ULTIMI DIECI ANNI CRESCIUTE IL DOPPIO DELL'INFLAZIONE


In dieci anni, le tariffe dei servizi degli enti locali sono cresciute molto più dell’inflazione. A fronte di un’ inflazione cresciuta del 25%, le tariffe pagate dai cittadini per acqua, gas, rifiuti e trasporti urbani hanno infatti segnato un vero e proprio boom con aumenti a volte quasi tre volte superiori al tasso di crescita dei prezzi.
E’ il caso dell’acqua che, tra il 1997 e il 2006, come emerge dal rapporto di Unioncamere sulle società degli enti locali, ha messo a segno un +61,4%. Andamenti simili sono stati registrati anche per le tariffe del gas, oltre il 45%, dei rifiuti (+43%) e dei trasporti urbani (+35%).
Unica eccezione la crescita delle tariffe elettriche che sono aumentate a ritmi inferiori all’inflazione (+20,8%).
“In una fase contraddistinta dal un tendenziale ristagno del reddito disponibile - sottolinea Unioncamere - gli adeguamenti tariffari hanno avuto un impatto particolarmente pesante sui bilanci delle famiglie”. Nel 2006, infatti, la spesa totale dei consumatori per i principali servizi di pubblica utilità ha raggiunto i 39.017 milioni di euro, con un aumento del 48,9% rispetto al 1997. “In generale - aggiunge l’associazione - le tariffe hanno mostrato una significativa accelerazione a partire dai primi anni 2000, cioè a cavallo del changeover”. Proprio con il passaggio dalla lira all’euro, l’Italia sembra infatti aver cercato di adeguarsi al resto d’Europa. Nonostante ciò, nel nostro Paese le tariffe dell’acqua, dei rifiuti e dei trasporti urbani, risultano ancora inferiori a quelle vigenti negli altri paesi dell’Ue. Così come il costo del biglietto dei mezzi di trasporto pubblico che, nelle nostre città non è mai superiore a 1 euro a fronte di valori medi europei che oscillano tra 1 e 2,2 euro. Ma, si sottolinea, “proprio perché alcuni Paesi europei sono partiti da livelli più elevati rispetto all’Italia, l’insieme dell’area dell’euro presenta in media tassi di crescita più contenuti per la tariffe praticate alle famiglie, ad eccezione soltanto di quella del gas che è rincarata notevolmente soprattutto per effetto del sensibile rialzo dei listini registrato in Germania”.
Secondo i dati Eurostat, infatti, nell’ultimo decennio il prezzo del gas naturale ha segnato nell’Eurozona un aumento del 70,2%, quello dei rifiuti urbani del 42,8%, quello dell’acqua del 28% e quello dell’energia elettrica del 15%.
A questo dato, il Codacons aggiunge ulteriori rincari: quelli “selvaggi registrati nei prezzi”. Negli stessi dieci anni, sottolinea infatti il presidente Carlo Rienzi, questi sono cresciuti dell’80%, causando non poche difficoltà a “migliaia di famiglie che non riescono più ad arrivare alla fine del mese”. “Un boom che ha avuto il suo picco con l’introduzione dell’euro, quando si è assistito ad arrotondamenti selvaggi dei listini in tutti i settori”. Per questo, sottolinea Rienzi, “il rischio concreto è quello di un eccessivo indebitamento per far fronte anche alle spese primarie, e di un aumento impressionante dei nuclei che nei prossimi 2 anni entreranno nella fascia di povertà”.

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